
VALBRENTA.Chiuse le iscrizioni, si aspetta il conteggio totale degli alunni. Il trend demografico resta un problema
Il Giornale di vicenza 11-2-2012 pag.41 Francesca Cavedagna
Il progetto di realizzare un solo plesso resta un miraggio.Si lavora alla creazione di due sedi: una a Pove e l’altra aValstagna
I termini per le iscrizioni sono scaduti e nelle scuole della Valbrenta si moltiplicano le ipotesi sulla riorganizzazione dei plessi. L’unico dato certo è che per ora il polo unico resta un lontano miraggio.
Se fino a poche settimane fa i Comuni puntavanoa scongiurare l'emigrazione degli alunni con una promozione dei plessi e dei servizi ancora in parte inesplicata,oggi si aspetta di sapere quanti saranno gli iscritti per capire quali potranno essere le soluzioni attuabili.
Solo con i numeri definitivi alla mano si potrà procedere col riassetto dei plessi e l'eventuale trasferimento degli alunni.
Nei giorni scorsi, intanto, sindaci e assessori all'istruzione della Valle si sono nuovamente riuniti a palazzo Guarnieri per fare il puntodella situazione. premesso che il numero di iscritti e i dati demografici sui nuovi nati non promettono tempi facili, il vero problema per gli amministratori resta la riqualificazione dei vari plessi dell'istituto comprensivo “Bombieri”. La tendenza è di mantenere almeno un plesso in ogni Comune della Valle.
«Il problema restano i numeri dei dati demografici, che sono in netta diminuzione-commenta Luca Ferazzoli, sindaco di Cismon e presidente della Comunità montana -. Il territorio sta elaborandodelle soluzioni che mirano a tutelare ogni Comune della Valle».
Una scuola per ogni paese, visto il numero degli iscritti spesso insufficiente rispetto ai numeri minimi imposti dalla riforma, implica un alto livello di concertazione tra gli enti valligiani, finalizzato a ottimizzare servizi, sinergie e spostamenti.
«Tutta la Valle è d'accordo nell'approntare un lavoro a livello intercomunale - specifica Giovanna Donazzan, assessore alla cultura di Pove-. La logica è quella di riuscire a mantenere almeno un servizio scolastico in ogni Comune, ma la scelta definitiva non dipende solo da noi amministratori.
La Regione ha già dato il suo benestare per il passaggio delle scuole di Pove da Romano all'istituto comprensivo “Bombieri”, e questo è un primo passo. Entro marzo dovremmo riuscire ad avere un incontro con le competenze regionali per capire quali saranno i futuri passi attuabili rispetto alle proposte che stiamo presentando».
Il progetto di un polo unico negli ex magazzini dei tabacchi di Carpanè, più volte proposta dal Comune di Valstagna sin dal 2009, poteva essere la soluzione ideale.Lo stabile, infatti, rientrava nell'elenco dei beni demaniali trasferibili agli enti locali. È ridotta a un lumicino, però, la speranza di poterlo acquisire gratuitamente, oltre al fatto che molti amministratori ancora sottolineano l'effettiva mancanza di fondi per un'opera tanto ardita.
«Allo stato dei fatti il polo unico, indipendentemente dalla sua ubicazione, resta un obiettivo in sospeso-commenta Valerio Costa, assessore del Comune di Valstagna -. Visti i problemi demografici e organizzativi si sta procedendo alla definizione di una soluzione intermedia, che miri alla creazione di due poli per tutta laValbrenta: uno a Pove, perl a fascia più a sud della Valle, e l'altro a Valstagna, per i restanti paesi».