TRASPORTI. È stato siglato a Roma l'accordo con Trenitalia
Il vicepresidente Pacher: «La utilizzeremo come metropolitana di superficie per il traffico locale e per il turismo. Novanta chilometri da rilanciare»

Da Bassano verso nord, i treni della Valsugana parleranno Trentino. Dall'1 gennaio 2014 la gestione della linea ferroviaria Trento-Bassano, per quel che riguarda il trasporto regionale, passerà da Trenitalia a Trentino Trasporti. È questo, nella sostanza, l'esito dell'incontro che si è tenuto martedì a Roma tra i vertici di Trenitalia e il vicepresidente della provincia di Trento (e assessore ai trasporti) Alberto Pacher. Già da quest'anno inizieranno le sperimentazioni su un paio di corse al giorno. Dall'anno prossimo il numero salirà a sei e con il 2014 tutto il traffico sarà gestito dalla società trentina. I binari, invece, resteranno di proprietà dello Stato. La notizia era nell'aria dalla scorsa estate, anche se fino a qualche mese fa l'ipotesi più accreditata era per la costituzione di una società mista. «Idea abbandonata - comunica la Provincia autonoma in una nota - per i tanti problemi e oneri di carattere economico e fiscale che avrebbe comportato». «Si discute da decenni - ha dichiarato il vicepresidente provinciale - del potenziamento della linea della Valsugana. La sfida che ci assumiamo ora può essere quindi definita a buon diritto epocale». L'iter burocratico prevede, quest'anno, l'ottenimento dell'abilitazione rilasciata dal ministero alla società di trasporti trentina. Nel frattempo continueranno i colloqui tra la Provincia autonoma e Trenitalia per definire le altre questioni. In particolare dovranno essere definiti il passaggio di proprietà di cinque treni, attualmente di Trenitalia, a Trentino Trasporti e il passaggio del personale dall'una all'altra società. Sulla linea attualmente operano 15 convogli, di cui dieci, marchiati con un apposito logo, di proprietà provinciale. «Abbiamo posto oggi i primi mattoni per la costruzione di un sistema integrato ferro-gomma - ha osservato Pacher - e in prospettiva per l'utilizzo della linea Valsugana come metropolitana di superficie, a disposizione di turisti e pendolari che si spostano da e verso Trento». Secondo il vicepresidente provinciale, la ferrovia della Valsugana è tutt'altro che un ramo secco: l'obiettivo della Provincia autonoma, in linea con le indicazioni del Libro bianco sui trasporti dell'Ue, è rilanciare in modo definitivo i 90 chilometri di binari che da oltre un secolo uniscono Bassano a Trento, caratterizzandoli per il futuro come una delle arterie fondamentali del sistema trasporti Veneto-Trentino.
Lorenzo Parolin