LA REGIONE. Fasiol (Veneto strade) e l'assessore veneto alla mobilità Renato Chisso

Come già successo con la Pedemontana, anche nel caso della Nuova Valsugana la Regione troverà un accordo sulle modalità di conferimento degli indennizzi per gli espropri.Gli agricoltori della zona di San Zeno e Cassola sono già all'erta. «C'è già un'indicazione della Giunta Regionale - ha spiegato Giuseppe Fasiol, dirigente di Veneto Strade nel corso dell'incontro tenutosi a Romano - affinchè gli accordi già raggiunti in passato con le associazioni di categoria e con i singoli privati valgano per tutte le grandi opere della regione. Facendo riferimento all'esperienza della Pedemontana, sono in grado di garantire che un accordo bonario lo si troverà in ogni caso. Certamente bisognerà tenere conto che le colture specializzate hanno più valore delle colture tradizionali». Un altro aspetto importante, che si è rivelato un vero e proprio nervo scoperto per i cittadini, riguarda il pedaggio sulla nuova arteria stradale. A chiarire ogni dubbio sulla questione ci ha pensato l'assessore regionale alla mobilità Renato Chisso. «Gli abitanti della Vallata – ha affermato l'assessore – continueranno ad utilizzare la strada precedente, quindi senza nessun tipo di costo. Sulle complanari la circolazione è gratuita mentre, sui tratti dove non ci sono controstrade, i residenti della zona che utilizzeranno la Nuova Valsugana viaggeranno senza corrispondere pedaggio. La Regione non avrebbe mai accettato una convenzione che prevedesse esborsi per i residenti». E a chi chiede se, qualora le previsioni di transito degli autoveicoli dovessero rivelarsi inferiori alle aspettative della ditta promotrice, ci saranno delle compensazioni da parte dell'ente pubblico, l'assessore Chisso taglia sul nascere ogni speculazione. «Non è previsto nessun intervento in conto capitale o in conto esercizio. L'azienda ha accettato il fattore di rischio e da parte dell'ente pubblico non ci sarà nessuna forma di indennizzo. Inoltre sarà nostro compito monitorare le tariffe e mantenerle sugli standard regionali». A.I.