Solagna contraria alle uscite previste S. Nazario, sparisce il campo di calcio Tredici chilometri di galleria
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Venerdì 23 Marzo 2012, Il Gazzettino, Roberto Lazzarato |
Partendo dal presupposto che anche le medicine più efficaci hanno delle controindicazioni, così pure per l'annoso problema della Nuova Valsugana non esistono soluzioni indolori. L'incontro nella sede di Veneto Strade, a Mestre, tra i sindaci della Valbrenta e i tecnici della Regione e dell'Impresa Pizzarotti, mandataria del consorzio di imprese promotrici del project financing per il progetto della Nuova Valsugana, è stato ritenuto tutto sommato positivo. Non tutte le proposte risultano gradite e per alcune, anzi, sono da valutare le possibili conseguenze, ma nel complesso «bisogna dare atto ai tecnici dell'apprezzabile tentativo di trovare nuove soluzioni alternative a tutte le problematiche evidenziate nel precedente incontro dello scorso gennaio - spiega Gianni Ceccon, sindaco di San Nazario, il comune più coinvolto dal passaggio della superstrada. - Sono state ipotizzate due proposte: la prima, possibile ma problematica, prevede una maxi galleria lunga 12,5 km, da Romano alla Lupa, più lunga di quella del Monte Bianco, ideale in teoria, in pratica molto problematica e con costi proibitivi per la realizzazione tecnica, secondo le nuove normative di sicurezza; la seconda prevede invece il percorso già presentato in precedenza, con le nuove soluzioni proposte in seguito alle segnalazioni di tutti i comuni». Soluzioni che sono state illustrate nell'incontro di Mestre ai sindaci e che ora dovranno essere esaminate più approfonditamente dai Comuni. A grandi linee verrebbero modificate e mitigate le previste uscite di Solagna, «La proposta prospettataci, a caldo, non ci soddisfa, dal punto di vista dell'inquinamento del territorio - ha dichiarato il sindaco Carlo Nervo - e pertanto siamo contrari» e le tre di San Nazario (Lanari, Sarzè e Pianari), «l'ultima delle quali richiederebbe lo spostamento del campo sportivo di San Nazario», commenta il sindaco Ceccon. Confermata l'uscita a Pian dei Zocchi, e semplificato l'accesso con una breve galleria alla contrada di Rivalta, a sua volta collegata con un ponte alla borgata di Sasso Stefani, sull'altra sponda del fiume. Da Pian dei Zocchi, utilizzando l'attuale sede stradale, con una galleria di circa 600 metri, verrebbe bypassato San Marino e, come compensazione, è preventivata la demolizione dell'attuale pericoloso e inadeguato viadotto, che passa a ridosso delle case. Dopo l'uscita di San Marino, si adeguerà il tratto di strada successivo e verranno li accessi a Cismon e Primolano. Anche il ponte di località Tombion verrebbe eliminato e spostato più a valle. «Abbiamo fatto presente l'opportunità che venga collegato all'uscita sud di Cismon - ha fatto presente il sindaco di Valstagna, Angelo Moro, - in modo da agevolarne l'utilizzo da parte delle fabbriche in zona e degli abitanti della contrada di Collicello». Molta la carne al fuoco, quindi, quella che dovrà esaminare e valutare negli aspetti tecnici e nelle conseguenze ogni singolo comune. Sono state previste nel prossimo mese delle verifiche sul posto da parte dei tecnici della regione e dell'Impresa Pizzarotti e contatti con le amministrazioni valligiane interessate. Dopodiché, prima di procedere con l'iter, verrà promosso un incontro in Valle con lo staff tecnico. «Siamo ad una svolta decisiva per il futuro del nostro territorio - ha concluso Ceccon - ed è quindi auspicabile una decisione unitaria e condivisa da tutti per il bene della Valbrenta». |
VALBRENTA I sindaci a Veneto Strade per la nuova Valsugana
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