VALBRENTA. Il presidente della Commissione ambiente del Comune di Valstagna, Carlo Perli, invita alla compattezza
Ferazzoli: «Bisognerà evitare che il traffico scelga le strade gratuite intasando i paesi»

Sul progetto Nuova Valsugana scende in capo anche la Commissione ambiente del Comune di Valstagna, con una serata aperta al pubblico organizzata dal presidente Carlo Perli nella sede della Comunità montana del Brenta. L'obiettivo dell'incontro è uno: fissare dei “paletti”, adeguati e condivisi, per tutelare il più possibile il territorio e i suoi abitanti, anche in vista dell'imminente conclusione dello Studio di impatto ambientale della nuova opera, prevista per questo mese. «Nel 2007 si parlava di un progetto di ammodernamento, in nuova sede, della Valsugana - spiega Carlo Perli - A fine 2011, la Giunta regionale ha dichiarato di pubblico interesse l'attuale progetto di finanza che, viste la regolarità degli aspetti procedurali e la volontà politica, è da considerarsi ormai cosa fatta. Ora ci troviamo a pochissimi giorni dalla conclusione dello Studio di impatto ambientale con la proposta di una superstrada a pedaggio paragonabile a un'autostrada, con criticità a nord di Carpanè. La Valsugana si prepara a diventare il più importante corridoio di collegamento della nostra Regione col Trentino e il Nord Europa. Adesso restano solo i 60 giorni previsti per presentare le osservazioni, che si spera verranno accolte a tutela della valle: archiviamo i campanilismi e procediamo compatti». I nodi riguardano Solagna e San Nazario, la tratta Pian dei Zocchi-San Marino, la previsione di adeguati impianti di trattamento dei fumi in tutti gli imbocchi e sbocchi delle gallerie, efficaci barriere fonoassorbenti, l'inibizione del traffico veloce a fondo valle, il traffico insostenibile che nel periodo estivo si riversa in destra Brenta e le premesse per poter completare la ciclabile Monaco-Venezia. La Commissione ambiente chiede che il progetto preveda forme di risarcimento per i fabbricati situati nelle vicinanze degli imbocchi delle gallerie e dei caselli di pedaggio, a compensazione della perdita di valore non solo economico. Sull'argomento è intervenuto Luca Ferazzoli, presidente della Comunità montana e sindaco di Cismon. «Ci stiamo tirando una bomba in casa - spiega - Sono stato accusato di non volere il tunnel fino a Cismon perché sarebbe uscito nel mio Comune, ma non è così. So che che quella soluzione non farebbe altro che incrementare il traffico sull'attuale statale. La questione inquinamento resta prioritaria, ma un'altra è altrettanto grave: evitare che il traffico che sceglierà la via gratuita si riversi sulal viabilità attaule e la Destra Brenta. Dobbiamo chiedere che il tratto da San Marino a Carpanè sia gratuito, altrimenti Valstagna e Campolongo vedranno triplicarsi i problemi di traffico».F.C.