GRANDI OPERE. Il tracciato depositato in Comunità montana. Dalle gallerie di Pian dei Zocchi e S. Marino al ponte di Rivalta Ferazzoli: «Ma l'iter è lungo»

Nuova Valsugana, dall'8 agosto è scattato il conto alla rovescia per la presentazione delle osservazioni, ma la copia del progetto completo, depositato in Regione e in Provincia, è arrivata in Comunità montana solo lunedì, in formato digitale. Vista l'imponente mole del materiale i lavori di analisi e stampa richiederanno almeno una settimana. Solo verso la fine del mese, forse, il formato cartaceo della parte di progetto che interessa i Comuni della Valbrenta sarà a disposizione dei cittadini che vorranno consultarlo ed eventualmente sfruttare quello che rimane dei sessanta giorni previsti per presentare in forma scritta, istanze, osservazioni o pareri sull'opera in oggetto. «È importante ricordare che il progetto depositato, rispetto alle attuali fasi procedurali, è ancora solo quello che ha vinto le prescrizioni - spiega Luca Ferazzoli, presidente della Comunità montana del Brenta - Non c'è ancora un progetto definitivo ma solo un ventaglio di ipotesi». «Per ora - prosegue Ferazzoli - non possiamo dire quale sarà il progetto definitivo, e quali delle soluzioni suggerite negli incontri preliminari, tutte prese in considerazione dai tecnici, saranno approvate nel progetto definitivo. Il compito delle Amministrazioni ora è quello di studiare bene le varie ipotesi proposte, e le opzioni trovate, per poi procedere alla presentazione delle osservazioni ufficiali. I tempi sono ancora lunghi». «La procedura - continua il presidente della Comunità montana Ferazzoli - prevede che il progetto venga ufficialmente esposto al pubblico solo in Regione o in Provincia, ma abbiamo deciso di consegnare ad ogni Amministrazione della Valle una copia anche cartacea del progetto che interessa il Comune. Gli amministratori si riserveranno la facoltà di farla visionare ai propri cittadini». Il progetto base è quello presentato a settembre 2009, integrato con le osservazioni preliminari e arricchito da nuove varianti e proposte studiate dai tecnici come l'ipotesi di galleria “corticale” di San Marino. Nei prossimi mesi spetterà alle Amministrazioni scegliere quella più idonea per il territorio. Restano comunque alcuni punti fermi imprescindibili come l'uscita a Salzè e il viadotto a Solagna, che svetterà sopra il centro del paese. Il Comune di Solagna è sempre stato l'unico ente locale della Valle che da subito si è opposto alla soluzione del viadotto, chiudendo di fatto contrattazioni e dialoghi con i tecnici del pool di aziende promotrici del project financing. Durante il Consiglio Comunale dello scorso maggio era stata ribadita la contrarietà al viadotto previsto in località Buchi di Collimon. Il gruppo di minoranza "Pdl Solagna", chiese ed ottenne l'introduzione di un emendamento che specificasse la continuità del tracciato in galleria fino alla località Fontanazzi (quindi a S. Nazario), con l'obiettivo di risparmiare alla zona più popolosa del paese dalle diverse implicazioni negative del tracciato. Il viadotto viene però confermato, mentre le opere di realizzo vengono in parte alleggerite dalla nuova soluzione proposta dal promotore, che sostituirebbe la strada di discenderia, necessaria allo smaltimento del materiale di risulta, con una teleferica collegata in linea retta al cantiere, previsto in prossimità della stazione. Verrebbe inoltre costruito un tunnel, a doppio senso di marcia, lungo circa 1.400 metri da utilizzarsi come strada di sicurezza e servizio alla nuova opera. Ma l'Amministrazione rimarca la sua contrarietà.
Francesca Cavedagna