Dopo quasi 50 anni qualcosa di nuovo viene proposto per la viabilità della Valbrenta. Più che un'opera di completamento infatti, sarà a tutti gli effetti un nuovo asse stradale, destinato ad allungarsi sino a Castelfranco Veneto.
La futura superstrada Valsugana a pagamento è nero su bianco e l'assessore regionale alla mobilità Renato Chisso l'ha presentata ai sindaci del territorio con il progetto per l'adeguamento della superstrada, o meglio come un'autostrada della Valbrenta, realizzata in project financing.
Un piano che, rispetto alle previsioni iniziali, dopo la bozza di proposta del 2009 su viadotti, prevede ora un vistoso allungamento del tracciato, che non coinciderà più solo con il principale segmento compreso tra Pian dei Zocchi, in comune di San Nazario, e Pove, ma arriverà ad incrociare la superstrada Pedemontana, grosso modo all'altezza del casello di Cassola, e proseguirà poi sino a Castelfranco.
Come circolavano notizie da quasi un anno, e dopo più di qualche incontro con l'assessore Chisso proprio in territorio vicentino, non ultimo qualche mese fa, si prevede che la Valsugana, scendendo da Romano, corra lungo la parte orientale di S. Zeno, oltrepassando l'attuale cavalcavia di via Bressan. Successivamente, la strada dovrebbe intercettare la Spv (Pedemontana) all'altezza del casello di Bassano est, proseguendo lungo la ferrovia Trento-Venezia fino ad arrivare ai confini con Rossano. Da lì, dovrebbe unirsi alla bretella di Loria in direzione Castelfranco.
Al tratto Pove-Pian dei Zocchi, Chisso e i suoi tecnici hanno confermato disponibilità al tracciato allungato anche a nord, tra il rettilineo prima della curva Lupa a Cismon del Grappa, sino allo sbocco della galleria proprio a Romano, nella zona dell'acquedotto.
La viabilità locale sarà comunque garantita attraverso delle complanari e con le attuali arterie.
La nuova Valsugana, così come ideata, non prenderebbe quindi il via dalla località Pian dei Zocchi, in Comune di San Nazario, ma correndo in sinistra Brenta, percorrerà la Vallata in galleria per poi uscire in territorio romanese, e non più a Pove.
Di sicuro rimangono almeno due gli elementi positivi nella proposta di progetto per la nuova Valsugana:
- la collocazione del tracciato in sinistra Brenta e
- la galleria che correrà sotto il Grappa.
Questo sarebbe l'ideale per evitare alcune criticità non leggere, all'altezza del precedente futuro svincolo di Pian dei Zocchi, il già disastroso viadotto di S. Marino, eliminati i nuovi viadotti sparsi nei versanti di San Nazario, Solagna (oltre 200m con un'altezza di una ottantina di metri) o l'intercessione con i Fontanazzi, Pove e pertanto la soluzione ottimale potrebbe essere considerata lo sbocco al rettilineo della Lupa, visto che la superstrada non interessa solo un Comune, ma l'intera vallata del Brenta.