VALBRENTA I sindaci hanno preso visione della proposta regionale per la statale 47 Valsugana |
Cauti assensi, ma non piacciono alcuni tratti in viadotto. Impatto super in territorio cassolese |
VALSUGANA ingolfata. Sopra i sindaci Nervo (Solagna) e Ceccon (San Nazario) |
Martedì 13 Settembre 2011 il Gazzettino |
Tutti in fila dall'assessore regionale alla mobilità Renato Chisso, per conoscere l'esito del project financing che riguarda la realizzazione della superstrada della Valsugana. La Regione, in realtà, avrebbe dovuto comunicarlo tanti mesi fa, come più volte annunciato, invece veneti e valligiani sono stati costretti ad apprenderne le conclusioni, prima che in via ufficiale da Chisso, in via ufficiosa dagli amici trentini la scorsa estate, come anticipato dal Gazzettino. Si doveva risolvere il problema della disastrosa viabilità in Valbrenta, in attesa di una soluzione da oltre 40 anni, nel tratto tra Pian dei Zocchi, a nord di Carpanè e Pove, ma l'interesse principale pare ora puntato sullo sbocco a sud, non più a Pove, bensì a Romano, con collegamento alla superstrada Pedemontana in territorio di Cassola e il prolungamento verso Castelfranco Veneto, in terra trevigiana. Dopo l'invito a Mestre, nella sede di Veneto Strade, dei sindaci di Bassano, Romano e Rossano, ieri è toccato ai diretti interessati, San Nazario e Solagna, con il coinvolgimento pomeridiano degli altri comuni valligiani (Pove, Campolongo, Valstagna e Cismon), scelta, quella degli inviti separati, per affrontare un problema che invece riguarda un intero territorio, che ha destato qualche malumore. Si tratta comunque, almeno per il momento, di un esame preliminare della situazione, perché gli aspetti tecnici richiedono ovviamente uno studio più approfondito delle soluzioni individuate. Positivo l'aspetto del tracciato previsto prevalentemente in galleria e tutto in sinistra Brenta, ma hanno suscitato perplessità alcune soluzioni in viadotto per superare delle valli, all'uscita delle gallerie, in alcuni tratti. Raggiunto al telefono Carlo Nervo, sindaco di Solagna, dopo l'incontro con Chisso, ritiene «in linea di massima positiva la soluzione proposta, ma sono molti gli aspetti da verificare, e comunque il progetto andrà valutato nella sua globalità, con gli altri sindaci, per quanto riguarda il tratto che interessa la Valbrenta». Cauto anche Gianni Ceccon, sindaco di San Nazario, il comune maggiormente interessato dalla drammatica situazione viaria valligiana. «Per troppo tempo si è discusso su anticipazioni e ipotesi, ora si dovrebbe finalmente analizzare concretamente la soluzione progettuale analizzandone con persone competenti gli aspetti tecnici - afferma Ceccon. - Molti i punti da chiarire, con alcune criticità da verificare per la presenza di piccoli viadotti per superare delle zone vallive, a sud del capoluogo, e un'uscita di servizio da localizzare, oltre al problema della contrada Rivalta, a ridosso dell'uscita di Pian dei Zocchi. Al momento, inoltre, pare non essere stato valutato il deleterio impatto che avrà l'enorme mole di traffico sull'inadeguato viadotto di San Marino». Il nuovo percorso previsto, con prolungamento fino a Castelfranco, e l'entità del pedaggio potrebbero, inoltre, condizionare i flussi di traffico. «È augurabile - conclude Ceccon - che i mezzi pesanti vengano dirottati sulla nuova superstrada, quando sarà realizzata, lasciando l'attuale viabilità per il traffico locale. Dopo che tutti i sindaci valligiani avranno preso visione del progetto, è già stato programmato un incontro per concordare assieme le opportune osservazioni da presentare in Regione». Prima dell'approdo dell'iter al Nucleo di valutazione investimenti e la dichiarazione di pubblico interesse da parte della Giunta Regionale. Successivamente dovrà essere redatto lo studio di impatto ambientale, da parte del soggetto promotore del project financing prescelto e attivata la valutazione di impatto ambientale (Via). Una volta conclusa positivamente tale procedura, la Regione bandirà la gara europea per la concessione della progettazione, costruzione e gestione dell'opera. |
ss47: Sbuca il progetto, primi allarmi
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